L’Ecobonus 110% è legge e applicabile anche alle seconde case: noi siamo pronti!
24 Luglio, 2020 Tag: 110%, Ecobonus, efficienza energetica, incentivi
Nei giorni scorsi è stato finalmente convertito in Legge il DL n.34, cosiddetto Decreto Rilancio, contenente la grande agevolazione fiscale a sostegno degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Sono state confermate le previsioni originarie, con qualche minima modifica.
L’incentivo è volto a incrementare l’efficienza energetica degli edifici di almeno due classi energetiche attraverso due tipologie di interventi master:
- interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo (ad esempio il cappotto termico);
- interventi sugli edifici unifamiliari o sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione.
La detrazione può essere estesa anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico purché siano effettuati congiuntamente ad almeno uno degli interventi sopra citati.
Fra le novità introdotte in sede di conversione vi è che la detrazione è valida anche per riqualificazioni energetiche di immobili del terzo settore e delle seconde case, tranne quelle di lusso, ville e castelli. Potranno invece usufruirne i proprietari delle villette a schiera.
Novità anche per i tetti di spesa detraibili rivisti al ribasso, che cambiano in base al tipo di abitazione per cui è richiesto l’incentivo.
Benaco Energia propone le proprie soluzioni di riqualificazione energetica offrendo al committente la possibilità di accedere ad ambedue i possibili schemi di incentivazione legati all’Ecobonus 110%:
- Lo schema “PAGO E RECUPERO”: Nei cinque anni successivi alla spesa, chi ha effettuato il pagamento si vedrà restituire il 110% dell’importo speso sotto forma di detrazione fiscale (riduzione dell’IRPEF). Per un lavoratore dipendente significa ritrovarsi in busta paga la quota annua di incentivo.
- Lo schema “SCONTO IN FATTURA”: Affidando tutti i lavori, dalla progettazione alla realizzazione, il committente può cedere il proprio credito fiscale. A fronte di questa cessione non sarà necessario pagare nulla per il saldo fatture, dato che, nei limiti dei massimali di spesa previsti dal DL, sarà compensato integralmente (al 100%) dalla detrazione ceduta. In questa ipotesi quindi non si otterrà il rimborso annuale come detrazione fiscale, perché si sfrutterà subito come sconto in fattura.
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