Bollette a 28 giorni? Non con noi
17 Novembre, 2017
Si fa un gran parlare in questi giorni dello “scandalo” delle bollette a 28 giorni.
La possibilità cioè per gli operatori della telefonia di emettere fattura ogni 28 giorni. Con questo “stratagemma”, che sostituisce i canonici 30 giorni, gli operatori fatturano una mensilità in più ogni anno, per un maggior costo a carico dell’utente pari all’8.6%.
Il Parlamento in questi giorni si sta occupando della questione e nell’ambito della discussione del Decreto Fiscale ha approvato un emendamento che vieterà l’emissione delle bollette mensili a 28 giorni per abbonamenti telefonici, tv e internet con l’esclusione di altre tipologie d’impresa, come le aziende fornitrici di gas ed energia.
L’esclusione dal divieto per il settore dell’energia e del gas però non deve preoccupare.
Le nostre fatture per la vendita di energia elettrica o gas infatti, sia per la parte materia prima che per gli oneri di sistema o trasporto, non dipendono dalla periodicità di fatturazione. Infatti si basano sui consumi e sul periodo di fornitura.
Quindi, si può stare tranquilli a prescindere dal fatto che il Decreto Fiscale preveda o non preveda obblighi in questo senso.
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