Tempo fino al 30 giugno per regolarizzare le utenze di energia elettrica “nascoste”
19 Maggio, 2018 Tag: bolletta, cambio fornitore, Energia elettrica, mercato libero, risparmio
Scade il prossimo 30 giugno il termine concesso ai cosiddetti clienti finali di energia elettrica “nascosti” per regolarizzarsi.
I clienti ”nascosti” sono soggetti che sono allacciati alla rete elettrica, ma non dispongono di un contatore di energia autonomo ufficiale, cioè installato dal gestore di rete.
Si verifica questa situazione soprattutto in alcune strutture (ad esempio centri commerciali, edifici polifunzionali, aeroporti, residenze turistiche, qualche condominio) e in tutti quegli edifici in cui esiste un solo contatore connesso alla linea di rete a servizio di una pluralità di utenti.
In genere, in queste situazioni il titolare del contratto di energia elettrica provvede alla ripartizione tra i singoli utenti con dei misuratori di consumo privati o con criterio di ripartizione diverso.
La delibera dell’Autorità per l’Energia elettrica il Gas e il sistema Idrico n. 894 del 21/12/17 definisce cliente finale nascosto l’utente che non risulta connesso direttamente o indirettamente alla rete pubblica, né fa parte di sistemi chiusi (Sdc) o di sistemi aperti di distribuzione e consumo (Sspc).
La norma tende a far recuperare i minori costi derivanti dall’unico collegamento che falsa l’onere dei corrispettivi tariffari. I clienti nascosti infatti non pagano né le componenti di trasporto e gli oneri generali di sistema fissi e in caso di utenze non omogenee cambiano anche gli oneri legati alle aliquote fiscali di riferimento.
Secondo l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas i clienti finali vanno individuati in modo corretto e a ogni unità di consumo deve, salvo specifiche eccezioni, corrispondere un unico cliente.
Per fare degli esempi, nei casi di pluralità di capannoni o uffici di un medesimo proprietario in cui vengono svolte attività diversificate da soggetti diversi non è possibile non dotare ciascun soggetto di contatore elettrico autonomo con collegamento alla rete pubblica. Lo stesso vale, per fare un altro esempio, anche per i condomìni residenziali o misti: ogni unità immobiliare deve stipulare autonomo contratto di fornitura con il gestore dell’energia.
I clienti finali nascosti devono quindi entro il 30 giugno 2018 fare richiesta di connessione alla rete elettrica per ottenere un proprio Pod (Point of Delivery) che è il codice alfanumerico nazionale di 14 caratteri che identifica univocamente il punto fisico in cui l’energia elettrica viene consegnata al cliente finale.
Se il termine del 30 giugno non viene rispettato, il costo della regolarizzazione può essere notevole e in taluni casi la sanzione supera qualche migliaio di euro.
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